venerdì 10 luglio 2020

Classe seconda e ... didattica a distanza

Un nuovo anno scolastico è passato e dopo aver salutato la mia seconda classe quinta, sono ripartita dalla... seconda! 💥
Non avrei quindi avuto a che fare con l'insegnamento da zero della letto-scrittura, ma con il consolidamento di queste abilità di base. Poco male, mi piace lavorare sulla lingua e con la lingua e lavorare con bambini che possedevano già queste basi è stato per me un vantaggio perché mi ha permesso fin da subito anche quest'anno di spaziare, inventare, creare percorsi meno ripetitivi e lineari. 
La collaborazione con una cara collega ha inoltre portato il mio lavoro ad un piano di riflessione più profondo. Personalmente credo che il continuo confronto e arricchimento reciproco di idee costituiscano un valore aggiunto e creino una consapevolezza maggiore rispetto alle attività che si propongono di giorno in giorno ai propri alunni. Credo però anche che nel nostro lavoro non sia facile trovarsi in sintonia con una collega: le idee didattiche, lo stile personale di gestione della classe, le conoscenze e le esperienze differenti, tutto ciò entra in gioco nel nostro fare scuola e difficilmente è conciliabile con quello di qualcun altro. Io sono stata fortunata. Spero che anche voi lo siate!

sabato 31 agosto 2019

...Leggere... Albi illustrati


Uno degli imperativi che mi pongo all’inizio di ogni anno scolastico, qualunque classe mi venga assegnata, è di leggere ai miei alunni, sia per il puro piacere di ascoltare, sia come input per introdurre o affrontare un argomento didattico. Anche quando insegnavo matematica prendevo spunto dalle storie e le leggevo in classe per introdurre lezioni particolari o meglio, lezioni ordinarie, ma che svolte a partire da una storia, diventavano per i miei alunni particolarmente stimolanti.

Perché leggere? Come leggere? Cosa leggere?
Per rispondere alle prime due domande rimando alla lettura del libro “Il lettore infinito” di Aidan Chambers consigliatomi durante il corso “Scrittori si diventa” tenuto da Jenny Poletti, una docente di scuola secondaria di primo grado appassionata da sempre di libri e soprattutto lettrice accanita. Vi auguro un giorno di avere la fortuna di assistere ad un suo corso, o anche solo di incontrarla, la sua passione vi contagerà e i vostri orizzonti didattici oltre che personali, inevitabilmente si allargheranno. Lei saprà indicarvi anche “cosa leggere”, porta sempre con sé il suo bagaglio di libri e albi illustrati. Ovviamente ci sono tanti altri modi per decidere cosa leggere, io in genere mi reco in biblioteca e chiedo consiglio alle bibliotecarie della sezione per ragazzi, lo stesso faccio nelle librerie, mi confronto con colleghe più esperte di me, mi informo su internet sfogliando virtualmente i cataloghi delle varie case editrici, faccio ricerche per temi, visito blog dedicati ai libri per bambini e ragazzi dove trovo consigli, immagini e recensioni per farmi un’idea delle varie proposte.
Grazie a Jenny Poletti e grazie a due colleghe fantastiche con cui ho avuto il piacere e l’onore di lavorare nel corso del precedente anno scolastico, ho scoperto l’altissimo potenziale didattico ed educativo degli albi illustrati, spesso catalogati come libri per bambini di fascia 3-5 anni, ma in realtà vere e proprie occasioni di riflessione per bambini, ragazzi e adulti.
L’anno scolastico appena concluso è stato per me l’inizio di un cambiamento nel mio approccio didattico ed educativo, o più che un cambiamento, l’inizio della consapevolezza della direzione che voglio prendere come insegnante, in particolare come insegnante di italiano, ma non solo.
Voglio proporvi qui alcuni degli albi illustrati che io e le mie colleghe di italiano abbiamo utilizzato nelle nostre classi quinte nel corso dell’anno scolastico, prenderò in considerazione quegli albi che hanno tirato fuori qualcosa di interessante nella mia classe.
La lettura degli albi è diventata una sorta di routine durante l’anno scolastico, e i miei alunni, ogni volta che tiravo fuori dalla borsa un albo, sapevano esattamente quello che avremmo fatto. Si sarebbero messi in ascolto e osservazione e poi avrebbero fatto (o meglio detto) la loro parte. Ogni storia infatti era un input per iniziare a scrivere. Conclusa la lettura infatti, senza chiedere commenti ad alta voce, davo loro una frase o facevo una domanda che scaturiva dalla lettura e, in un tempo assegnato (generalmente 10-15 minuti) loro avrebbero dovuto scrivere. Al termine dell’attività, chi voleva, poteva alzarsi, posizionandosi davanti al resto della classe, per leggere e condividere il proprio pensiero.
Cliccando sul link troverete i titoli degli albi illustrati con i relativi consigli di scrittura.


giovedì 22 agosto 2019

Dalle istruzioni al gioco - comprensione del testo regolativo

Quella che vi propongo in questo post è un'attività di comprensione sul testo regolativo.
Ricette, leggi e regolamenti, libretti di istruzioni... tante sono le possibilità di approccio a questa tipologia di testo apparentemente semplice per la sua schematicità e sintesi, ma proprio per questo, non sempre così immediato. 
Per comprendere un testo regolativo bisogna conoscerlo, famigliarizzare con esso, e soprattutto, "sentirne il bisogno". I bambini che giocano con i Lego e vogliono costruire l'oggetto rappresentato sulla scatola, si approcceranno in modo spontaneo all'osservazione e alla lettura del libretto di istruzioni poiché li porterà, passo a passo, ad arrivare al risultato desiderato. Pensando a ciò, ho cercato di escogitare un modo per avvicinare i miei alunni al testo regolativo in modo "interessato". Ho così sviluppato l'idea: avrei potuto prendere spunto dai giochi da tavolo. Quelli che mi sono sembrati più interessanti (anche perché mi è capitato di giocarci diverse volte e quindi li conosco bene) sono "Pictionary" e "Cluedo" che vedete rappresentati nell'immagine introduttiva. Come dico sempre, tengo a precisare anche questa volta, che le attività che vi propongo vogliono essere degli spunti, quindi nulla vi vieta di utilizzare altri giochi che vi sembrano più adatti per la vostra classe o che voi padroneggiate di più. 
Non voglio scrivere molto riguardo all'attività in quanto ripeterei sicuramente ciò che leggerete nel documento che vi allego tramite link. Anticipo solo che si tratta di un'attività "al contrario" rispetto all'approccio a un gioco da tavolo. Non ho portato i giochi in scatola belli e pronti in classe, ho solo dato ai miei alunni le regole di entrambi scritte a computer. Ho chiesto loro chi li conoscesse o chi ci avesse già giocato (per fortuna anche coloro che mi avevano detto di conoscerli, senza il gioco davanti, non ricordavano esattamente la procedura), e ho chiesto loro di immaginare come si potesse giocare, che tipo di oggetti avrebbero potuto trovare all'interno della scatola e come avrebbero potuto essere, tutte informazioni da ricavare leggendo le regole del gioco. Scopo del lavoro è stato quello di creare un libretto delle istruzioni con schemi o immagini che potessero aiutare il lettore a capire meglio il contenuto del testo. Ciò che mi ha sorpreso, e che ha portato l'attività a un livello ancora più profondo, è stata la richiesta, da parte di alcuni bambini, di provare a riprodurre il tabellone e le carte/oggetti che il gioco richiedeva. Ho ovviamente accolto con entusiasmo questa proposta e a conclusione dell'attività, i miei alunni sono riusciti a fare una partita (a Pictionary) con il tabellone e le carte da loro create: incredibile! Cluedo invece, un po' più complesso da riprodurre in tutti i suoi dettagli, è stato portato a scuola da una bambina che lo aveva a casa e per un po' di tempo è stato il gioco conteso durante l'ora della "siesta". Ovviamente la parte più divertente è avvenuta dopo l'attività di comprensione, la quale è stata necessaria per potersi, in seguito, divertire giocando. Nel documento allegato troverete il materiale e le procedure per svolgere l'attività e un test di comprensione finale, con possibilità di autocorrezione, per verificare il raggiungimento dell'obiettivo principale: saper interpretare e comprendere un testo regolativo.

domenica 18 agosto 2019

Conversare con i Cootie catcher



Dall'immagine avrete già capito la mia nuova proposta: attività di inglese!
Come fare allenare i nostri studenti nell'abilità di speaking? Quella che vi propongo non è certo una novità, sul web infatti ci sono già attività di questo genere, quello che vi propongo io si tratta di una mia personale rielaborazione in base alle esigenze e gli argomenti affrontati nella mia classe quinta. "Cootie catcher" o "Fortune teller", sono i due nomi di quel gioco che noi in Italia, se non erro, chiamiamo "Inferno e Paradiso", non è raro trovare nella propria classe qualche alunno, o meglio qualche alunna che già lo sa costruire. In ogni caso, se costruito e utilizzato durante una lezione di inglese vedrete che avrà un certo impatto sui vostri alunni e ne saranno piacevolmente sorpresi. Nella mia classe l'attività ha riscosso un notevole successo. Si tratta inoltre di un'occasione per unire un'attività di tecnologia (costruire un oggetto seguendo una procedura direi che rientra pienamente tra gli obiettivi di questa disciplina) con l'inglese. 
Alla mia classe non ho spiegato io in prima persona la procedura di costruzione ma ho fatto vedere un video preso da YouTube (su YouTube se ne trovano parecchi e avrete l'imbarazzo della scelta) ma nulla vi vieta di essere voi a mostrare i passaggi e indicare le procedure. Nel post vi metto a disposizione il video che ho utilizzato, mi è piaciuto perché è accompagnato dalla spiegazione in inglese. Ovviamente a ogni passaggio bloccavo il video per permettere ai bambini di procedere parallelamente con il loro cootie catcher e rimarcavo alcune parole ripetendole più lentamente e nel mentre anche io mostravo la procedura, in modo che i bambini associassero il movimento alla spiegazione in inglese.
Terminata la costruzione ho disegnato alla lavagna lo schema vuoto del Cootie catcher, nel mentre i miei alunni hanno aperto il loro e quelle che erano le righe del mio schema alla lavagna corrispondevano alle pieghe sul loro foglio; ho cominciato, insieme a loro a riempirlo con i colori e le parole necessari per svolgere le attività. Ho mostrato loro come giocare e gli ho chiesto di girarsi verso il compagno di banco per provare a svolgere l'attività. Ogni 5-10 minuti fermavo l'attività e chiedevo di cambiare compagno, questo ha permesso ai bambini di non annoiarsi alzandosi dal loro posto e cambiando compagno, e a me di avere il tempo necessario per girare tra i banchi e ascoltare tutti nell'attività di speaking. 
Vi propongo due tipologie di Cootie catcher: uno per formulare domande e uno per formulare frasi,  nel documento ad accompagnare l'immagine c'è la spiegazione dell'attività. Entrambe le ho utilizzate in classe quinta, spero che possano servirvi così come le ho pensate io, oppure come spunto per creare le vostre, anche più semplificate o su altri argomenti, adattandole al programma che state svolgendo o alla classe.  Altro consiglio che vi do è quello di far scrivere loro le parole all'interno del Cootie catcher, se avete a disposizione la lim, potreste ad esempio proiettare lo schema vuoto che vedete all'interno del documento, piuttosto che stampare quelli già pronti che comunque vi lascio a disposizione. Questo suggerimento per due motivi: il primo è che è più facile costruire il Cootie catcher da un foglio bianco, le scritte creerebbero confusione; l'altro è che scrivendo le parole insieme ai vostri alunni può succedere (come è successo nella mia classe) che qualcuno avanzi altre proposte rispetto a quelle fatte da voi, così, scrivendole alla lavagna, è possibile dare ai vostri alunni la possibilità di scegliere e creare dei Cootie catcher diversi tra loro (ad esempio per costruire la domanda "What's your favourite....?" i miei alunni hanno proposto diverse alternative come "colour" o "book" o "school subject"... e ognuno ha deciso con quale parola terminare la propria domanda). Diciamo quindi che le mie proposte sono dei modelli da cui prendere spunto e ispirazione, ma nulla vi vieta di prenderle così come sono!
Oltre al video, cliccando sul link sottostante, troverete le attività da visionare e scaricare.


mercoledì 7 agosto 2019

Il Canto di Natale



Lo so, postare il 7 di agosto un'attività inerente al Natale può sembrare un po' strano, ma non per noi maestre che pensiamo sempre in avanti, programmiamo e programmiamo. 
Si tratta di un percorso sul riassunto del testo narrativo che ho svolto nella mia classe quinta nel mese di novembre. Ai miei alunni è piaciuta così tanto questa storia che abbiamo deciso di utilizzarla per fare la recita di Natale. Il testo è originale e integrale, la lettura è stata svolta da me, si tratta quindi di un percorso, oltre che centrato sul riassunto, di comprensione del testo orale, in particolare di un testo d'autore. L'immagine che vedete è la copertina del libro che ho acquistato e letto in classe. Si tratta di un'edizione la cui copertina si apre e diventa un calendario dell'Avvento. All'interno è rappresentato un albero di Natale con 24 palline di diversa forma e dimensione all'interno delle quali è possibile scrivere. Io l'ho appeso in classe e utilizzato come calendario dell'Avvento di classe, per non rovinare la copertina ho deciso di ricalcare le palline su carta da lucido, le ho ritagliate e date una per volta, giorno per giorno, ai miei alunni in modo che potessero scrivere comodamente dal banco il loro pensiero e poi incollarlo con un pezzettino di scotch sulla pallina corrispondente, in questo modo potrò utilizzare la copertina tutte le volte che vorrò. 
Il materiale che ho preparato e utilizzato per svolgere l'attività lo troverete cliccando sul link sottostante.

martedì 6 agosto 2019

Questions in a jar


Come citato nel primo post, avendo l'abilitazione all'insegnamento della lingua inglese, in questi ultimi tre anni, oltre a italiano ho insegnato anche inglese. L'attività che vi presento oggi l'ho proposta come ripasso finale di classe quinta, ma nulla vi vieta di poterla utilizzare come attività a inizio anno per ripassare gli argomenti svolti durante l'anno scolastico precedente. Le domande e le richieste proposte sono di vario tipo quindi nulla vi vieta di utilizzarle anche in una classe quarta o terza selezionando solo le richieste adeguate al programma svolto. Se vi piace il tipo di attività ma non le domande proposte, potreste inventarne voi in base alle vostre esigenze.
Cliccando sul link potete visionare e scaricare l'attività.


venerdì 12 luglio 2019

Che ne pensi? Attività per cominciare l'anno scolastico (nella mia seconda quinta)



Terminata la classe quinta mi sarei aspettata di ricominciare da capo con una classe prima e invece... di nuovo in quinta! Questa volta però non avevo un tema con il quale cominciare l'anno scolastico, ho così deciso di proporre un'attività di cooperative learning per cominciare a riflettere insieme alla mia nuova classe e soprattutto per cominciare a conoscere i miei nuovi alunni, le loro idee e le loro aspettative. L'attività è una sorta di "mappa nel mezzo", ho deciso di nominarla "Che ne pensi?" perché ogni alunno è chiamato a dare una propria opinione su un tema stabilito, allo stesso tempo però si tratta di un'attività volta a ricomporre e rinforzare il gruppo classe. Credo che possa essere proposta anche in una classe quarta e, perché no, anche in una terza.
Troverete la descrizione dell'attività e i relativi materiali cliccando sul link sottostante.

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