Uno degli imperativi che mi pongo all’inizio di ogni anno
scolastico, qualunque classe mi venga assegnata, è di leggere ai miei alunni,
sia per il puro piacere di ascoltare, sia come input per introdurre o
affrontare un argomento didattico. Anche quando insegnavo matematica prendevo
spunto dalle storie e le leggevo in classe per introdurre lezioni particolari o
meglio, lezioni ordinarie, ma che svolte a partire da una storia, diventavano
per i miei alunni particolarmente stimolanti.
Perché leggere? Come
leggere? Cosa leggere?
Per rispondere alle prime due domande rimando alla lettura del
libro “Il lettore infinito” di Aidan Chambers consigliatomi durante il corso
“Scrittori si diventa” tenuto da Jenny Poletti, una docente di scuola secondaria di primo grado appassionata da sempre di libri e soprattutto lettrice accanita. Vi auguro un
giorno di avere la fortuna di assistere ad un suo corso, o anche solo di
incontrarla, la sua passione vi contagerà e i vostri orizzonti didattici oltre che personali, inevitabilmente si allargheranno. Lei saprà indicarvi anche
“cosa leggere”, porta sempre con sé il suo bagaglio di libri e albi illustrati.
Ovviamente ci sono tanti altri modi per decidere cosa leggere, io in genere mi
reco in biblioteca e chiedo consiglio alle bibliotecarie della sezione per
ragazzi, lo stesso faccio nelle librerie, mi confronto con colleghe più esperte
di me, mi informo su internet sfogliando virtualmente i cataloghi delle varie
case editrici, faccio ricerche per temi, visito blog dedicati ai libri per
bambini e ragazzi dove trovo consigli, immagini e recensioni per farmi un’idea
delle varie proposte.
Grazie a Jenny Poletti e grazie a due colleghe fantastiche
con cui ho avuto il piacere e l’onore di lavorare nel corso del precedente anno
scolastico, ho scoperto l’altissimo potenziale didattico ed educativo degli
albi illustrati, spesso catalogati come libri per bambini di fascia 3-5 anni,
ma in realtà vere e proprie occasioni di riflessione per bambini, ragazzi e
adulti.
L’anno scolastico appena concluso è stato per me l’inizio di
un cambiamento nel mio approccio didattico ed educativo, o più che un
cambiamento, l’inizio della consapevolezza della direzione che voglio prendere
come insegnante, in particolare come insegnante di italiano, ma non solo.
Voglio proporvi qui alcuni degli albi illustrati che io e le
mie colleghe di italiano abbiamo utilizzato nelle nostre classi quinte nel corso
dell’anno scolastico, prenderò in considerazione quegli albi che hanno tirato
fuori qualcosa di interessante nella mia classe.
La lettura degli albi è diventata una sorta di routine
durante l’anno scolastico, e i miei alunni, ogni volta che tiravo fuori dalla
borsa un albo, sapevano esattamente quello che avremmo fatto. Si sarebbero
messi in ascolto e osservazione e poi avrebbero fatto (o meglio detto) la loro
parte. Ogni storia infatti era un input per iniziare a scrivere. Conclusa la
lettura infatti, senza chiedere commenti ad alta voce, davo loro una frase o
facevo una domanda che scaturiva dalla lettura e, in un tempo assegnato (generalmente
10-15 minuti) loro avrebbero dovuto scrivere. Al termine dell’attività, chi
voleva, poteva alzarsi, posizionandosi davanti al resto della classe, per
leggere e condividere il proprio pensiero.
Cliccando sul link troverete i titoli degli albi illustrati con i relativi consigli di scrittura.